L’AVVENTURA DI PUNTO A CAMPO
Punto a Campo è un progetto della Fondazione Alberto Rangoni caratterizzato dalla cosidetta terapia ricreativa ed è rivolto a ragazzi dai 10 ai 16 anni affetti da patologie oncologiche ed ematologiche, che consente loro di partecipare a campi estivi appositamente strutturati senza dover sostenere alcuna spesa. Con fresche passeggiate mattutine e falò serali, i nostri partecipanti diventano naturalisti e pescatori, atleti ed attori, fantini e scrittori, ceramisti e pittori, poeti e fotografi, cantanti e campeggiatori, canoisti, clown e musicisti, taglialegna ed esperti di aquiloni, tutto ciò sotto l’esperta direzione dei nostri accompagnatori, dei membri del personale assistente e dei volontari. Attraverso spettacoli di teatro, serate con premiazioni, giornate in maschera, danze e canzoni del campo che si svolgono anche ad ogni pasto, e grazie alle chiacchierate nelle casette dove dormono, i ragazzi traggono grande sostegno l’uno dall’altro. L’esperienza di un campo di questo tipo è molto più di una vacanza gioiosa! Il campo rappresenta un momento cruciale nella vita dei nostri partecipanti: la loro partecipazione ed il conseguente ricordo li incoraggia, li sostiene e rinforza la loro volontà, determinazione e autostima.
È un’opportunità eccezionale per ragazzi dai 10 ai 16 anni affetti da patologie oncologiche ed ematologiche. È la possibilità di mettere un PUNTO alla condizione ed ai limiti imposti dalla malattia ed iniziare una nuova grande avventura con coetanei da tutto il mondo che condividono esperienze simili. È la realizzazione di un programma di terapia ricreativa, attraverso il quale i ragazzi riscoprono la gioia e la spensieratezza, acquistando anche un nuovo punto di vista sulla malattia che ne mette in luce tutte le potenzialità e non più solo i limiti.
Questi campi sono qualcosa di molto diverso da una tradizionale vacanza o colonia estiva: propongono infatti quella che viene definita Terapia Ricreativa. Ogni attività è strutturata per offrire la magnifica opportunità di sviluppare l’autostima, la fiducia in sé stessi, lo spirito di gruppo e l’amicizia tra i ragazzi. La terapia ricreativa include gli elementi di SCELTA, SFIDA, COLLABORAZIONE, SUCCESSO, RIFLESSIONE, SCOPERTA e soprattutto, sempre DIVERTIMENTO! Le attività ricreative vengono presentate ai ragazzi sotto qualche forma di SFIDA costruttiva e senza elementi di competizione: possono essere sfide chiare e ben visibili, come scalare una parte della torre, oppure sottili ed intangibili, come esprimere i propri pensieri in una poesia. I ragazzi hanno la SCELTA del ritmo a cui procedere e del limite fino a cui spingersi e l’obiettivo viene raggiunto con l’impegno dell’individuo, ma sempre con la COLLABORAZIONE del gruppo. I partecipanti comunicano, si incoraggiano a vicenda, lavorano in squadra e, grazie al loro entusiasmo e alla supervisione del personale assistente idoneo per ogni attività, fanno si che queste sfide portino sempre al SUCCESSO.
Il passo successivo è quello della RIFLESSIONE: i ragazzi parlano degli obiettivi che hanno raggiunto, del modo in cui ci sono riusciti e del significato del loro successo. Questo può avvenire subito dopo le attività, in una discussione di gruppo, oppure in modo più privato, chiacchierando o scrivendo le loro impressioni in un diario. Questo processo a vari livelli porta alla SCOPERTA. I ragazzi scoprono di poter fare anche cose di cui non si ritenevano capaci ed in questo modo consolidano gradualmente quella fiducia in loro stessi che probabilmente li aiuterà anche nelle sfide con cui si confronteranno nel loro futuro. Naturalmente tutte le attività sono DIVERTENTI! Ogni aspetto del programma è reso il più emozionante e divertente possibile, perché è proprio il divertimento che rende tutto questo fattibile. Con un’attività divertente, i ragazzi saranno più invogliati e motivati a provare le varie sfide, a raggiungere il successo, a riflettere su quello che hanno ottenuto e a scoprire le loro enormi potenzialità.
Ogni aspetto, dalle attività alla struttura stessa del campo, è stato pensato e realizzato in modo che sia accessibile a TUTTI i partecipanti. Non ci sono limiti di forza o mobilità perché ogni attività viene modellata in base alle esigenze specifiche di ogni singolo. Non sono richieste altresì precedenti esperienze analoghe. Al campo i partecipanti sono coinvolti in una serie di proposte, a volte emozionanti a volte più rilassanti, in cui possono veramente dare sfogo alla loro creatività e sviluppare le loro abilità, senza forzare i loro ritmi. Partecipando a volte individualmente, altre come parte di un gruppo, i ragazzi scelgono le attività a cui partecipare, si pongono degli obiettivi e collaborano per raggiungerli. Incoraggiandosi a vicenda, confrontandosi e DIVERTENDOSI, ritrovano l’autostima, la forza d’animo e la fiducia in sé stessi.
Per dare la possibilità ai ragazzi, non solo di vivere una straordinaria esperienza al campo, ma anche di vivere in un ambiente internazionale, la Fondazione Alberto Rangoni seleziona accuratamente strutture all’estero che da anni offrono esclusivamente programmi di questo tipo a ragazzi di tutto il mondo. Con i cow-boys in una cittadina del far west o tra la magia e i cavalieri in un castello medievale... È un’opportunità unica di incontrare tanti nuovi amici, di condividere con loro momenti esaltanti e conoscere altre culture!
“The Hole in The Wall Gang Camp”, fondato nel 1988 dall’attore Paul Newman, è una colonia estiva situata sulle colline del Connecticut nordorientale, a metà strada tra Boston e New York. Strutturato in modo da poter accogliere più di 1000 ragazzi, suddivisi in varie sessioni lungo tutto l’arco dell’anno, il campo si estende su una superficie di circa 160 ettari e nel 1993 ha vinto il premio dell’Istituto Americano di Architettura. La sua ambientazione, gli edifici e i mobili si rifanno al film “Butch Cassidy and the Sundance Kid” con Paul Newman...un vero tuffo nel vecchio Far West!
“Barretstown” è una colonia estiva che si estende su circa 200 ettari nella suggestiva campagna irlandese. Inaugurata nel 1994, in County Kildare, a sud di Dublino, ogni anno accoglie più di mille ragazzi da tutto il mondo. Situato nei dintorni di un castello, tra maghi, cavalieri e folletti dispettosi, il campo è immerso nell’atmosfera fantastica di un villaggio medievale...un salto nel tempo e nella fantasia!
All’interno di ciascun campo è presente un’infermeria nella quale lavorano stabilmente medici ed infermieri qualificati. Pur mantenendo costanti e complete supervisione, igiene ed attenzione, l’ambiente è gioioso e colorato. Nonostante l’infermeria sia dotata di una farmacia completamente fornita, ai ragazzi è richiesto di portare le proprie medicine da casa, che verranno poi somministrate secondo le prescrizioni dei loro medici curanti. In caso di emergenza o nella necessità di svolgere esami di laboratorio, ospedali di eccellenza sono presenti nelle imme diate vicinanze.
Al campo il rapporto è di un membro del personale assistente ogni due bambini per consentire una supervisione costante e personalizzata. Accompagnatori italiani, tra cui un medico o un’infermiera, seguono i partecipanti sia durante il viaggio sia al campo. Qui, diventando parte integrante del gruppo del personale e dei volontari della struttura, vivono con i ragazzi e ne condividono ogni aspetto dell’esperienza. Gli educatori ed i volontari dei campi provengono da diversi paesi e da differenti settori e sono preparati dall’équipe medica oltre che dagli stessi direttori del campo.
1-
COSA RENDE SPECIALE QUESTI CAMPI?
Innanzitutto il programma di TERAPIA RICREATIVA che unisce ad attività entusiasmanti e
divertenti,la collaborazione, la riflessione ed il confronto tra i ragazzi.
L’obiettivo principale, oltre a quello di trascorrere alcuni giorni indimenticabili, è
quello di incoraggiare i ragazzi
a vedere la loro malattia da un altro punto di vista, imparando a sfruttare tutte le
proprie
capacità e a convivere
con la malattia in un modo positivo.
A tutto questo si aggiunge la fantastica opportunità di conoscere persone e culture da
tutto
il mondo!
2-
CHI SI OCCUPA DEI RAGAZZI AL CAMPO?
I ragazzi sono seguiti dagli accompagnatori italiani e da educatori qualificati. Al
campo il
rapporto è di un membro del personale ogni due ragazzi e questo consente una
supervisione costante e
personalizzata.
3-
QUANTO COSTA LA PARTECIPAZIONE?
La Fondazione Alberto Rangoni si assume l’onere di coprire tutte le spese relative al
progetto punto a campo da
quelle operative a quelle del viaggio e dello staff.
L’unico impegno per le famiglie è una cauzione di 100€, come garanzia di interesse ed
impegno, che verrà rimborsata al ritorno dei partecipanti.
La famiglia deve inoltre provvedere all’organizzazione e ai costi di trasferimento
da/per
l’aeroporto di partenza
e arrivo.
4-
COME AVVENGONO I CONTATTI CON I RAGAZZI DURANTE IL PERIODO DEL CAMPO?
Durante il campo, i genitori ed i ragazzi non sono in contatto diretto, ma le famiglie
sono
costantemente informate attraverso i responsabili della Fondazione Alberto Rangoni e gli
accompagnatori su ogni
aspetto concernente il soggiorno.
In caso di urgenza, gli accompagnatori provvederanno a mettere in contatto i ragazzi e
le
famiglie.
5-
COSA SUCCEDE IN CASO DI EMERGENZA?
All’interno di ciascun campo è presente un’infermeria completamente attrezzata in cui
sono
presenti stabilmente 24 ore su 24, medici ed infermieri specializzati in
oncologia/ematologia pediatrica.
L’infermeria è dotata di una farmacia completamente fornita e, in caso di emergenza o
nella
necessità di svolgere esami di laboratorio, ospedali di eccellenza sono presenti nelle
immediate vicinanze
del campo.
6-
COME AVVIENE IL PRIMO CONTATTO TRA I RAGAZZI CHE PARTECIPERANNO AL CAMPO?
Tanti ragazzi sono nuovi a questa esperienza e, provenendo da varie zone, pochi si
conoscono
prima del campo.
Per questo motivo la Fondazione Alberto Rangoni organizza un incontro a Trento verso la
metà
di Maggio, in modo
che i ragazzi possano conoscersi tra di loro e prendere confidenza con gli
accompagnatori
che saranno con loro
durante il viaggio e l’intero periodo di soggiorno. L’incontro non è obbligatorio ma è
sicuramente molto utile per
tutti; per questo, se ne consiglia la partecipazione ai ragazzi e alle loro famiglie.
Dal
momento dell’arrivo al campo
avranno occasione di stringere tante nuove amicizie essendo sempre in contatto con tutti
gli
altri partecipanti.
7-
CON CHE CRITERIO VENGONO SCELTI I RAGAZZI?
Il progetto Punto a Campo è rivolto a ragazzi dai 10 ai 16 anni affetti da patologie
oncologiche ed ematologiche.
Al momento del campo i ragazzi possono essere in terapia attiva, in fase di mantenimento
o
fuori terapia (off
therapy) da non più di 4 anni. Tenendo conto che i posti disponibili ogni anno sono
limitati, i ragazzi vengono scelti
in base a requisiti sanitari essenziali alla partecipazione a campi estivi di questo
tipo,
senza discriminazioni di
carattere economico,politico, sociale, etnico o religioso. La selezione dei ragazzi
viene
comunque fatta dalla direzione dei singoli campi. Punto A Campo non ha, pertanto, la
possibilità di incidere in alcun
modo in questa fase.
8-
QUALI SONO LE ATTIVITA’ PROPOSTE?
Le attività al campo sono molto varie, dai percorsi avventura alle attività creative ed
espressive: c’è solo l’imbarazzo della scelta tra equitazione, canoa, tiro con l’arco,
campeggio, attività manuali, teatro, fotografia,
laboratori di scrittura...Qualsiasi attività è supervisionata e guidata da
personale qualificato e la massima sicurezza è sempre prioritaria. Ogni
programma è equamente bilanciato tra attività di gruppo ed individuali, in
modo da favorire sia la cooperazione e lo spirito di gruppo, sia il raggiungimento degli
obiettivi di ciascuno.
9- COM’È UNA GIORNATA-TIPO AL CAMPO?
ORE 7.00: ATTIVITÀ MATTUTINE PRECOLAZIONE
Al mattino, per chi lo desidera, c’è l’opportunità di pescare un po’, di fare qualche
tiro a
canestro o giocare a
ping pong... un risveglio molto dinamico!
ORE 8.30: COLAZIONE
Una bella colazione nutriente che, tra canzoni e buffe danze, non è solo un rifornimento
di
carburante, ma dà
carica per tutta la giornata!
ORE 9.30: PULIZIA DELLE CASETTE
I ragazzi sono incoraggiati a rendersi responsabili dello spazio in cui vivono, quindi
al
ritorno dalla colazione
aiutano gli educatori nella pulizia delle casette e dedicano un po’ di tempo a
riordinare le
proprie cose.
ORE 10.00: ATTIVITÀ
Ogni giorno, in base all’età dei partecipanti, al meteo e al programma, si parte con
tante
proposte entusiasmanti
e divertenti!
ORE 12.45: PRANZO
Tutti i partecipanti si ritrovano e mangiano insieme in una grande sala da pranzo, in
cui
non mancano mai canzoni,
animazione e sorprese.
ORE 14.00-15.00: ORA DI RIPOSO
Dopo pranzo i ragazzi rientrano nelle loro casette e possono riposarsi trascorrendo
un’ora
tranquilla prima di
riprendere le attività: possono scegliere se dormire un po’ o se svolgere attività
comunque
più rilassanti, come
scrivere lettere, giocare con giochi da tavolo, ecc.
ORE 15.15-17.30: ATTIVITÀ
Al pomeriggio, la giornata continua con una nuova coinvolgente avventura in compagnia di
buoni amici.
ORE 18.00: CENA
La cena conclude in modo scoppiettante le attività del pomeriggio, ancora una volta
tutti
insieme tra canti danze
ed effetti speciali!
ORE 19.30: PROGRAMMA SERALE
Il programma serale varia di giorno in giorno: serate danzanti, piccoli spettacoli
teatrali,
serate a premi o minicampeggi...non c’è tempo per annoiarsi! i ragazzi decidono se
partecipare direttamente